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“Dalle notizie di stampa di oggi emerge la seria e condivisibile preoccupazione delle istituzioni forensi circondariali relativamente alla dolente vicenda della composizione del Consiglio Nazionale Forense, che da marzo lavora a ranghi ridotti per la dichiarazione di ineleggibilità di nove consiglieri ad opera del Tribunale di Roma, dapprima con un provvedimento cautelare e successivamente con la pronuncia di merito di dieci giorni fa che ha ribadito il limite del doppio mandato anche per i componenti della massima istituzione forense nazionale”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini all’indomani della delibera con cui l’Ordine degli Avvocati di Bergamo si è pronunciato sul punto.
“L’auspicio – aggiunge Pansini – è che il CNF e i diretti interessati non impugnino l’ordinanza del Tribunale di Roma che ha accertato e dichiarato l’ineleggibilità per senso di responsabilità nei confronti dell’istituzione che avrebbero dovuto rappresentare. Inoltre, ci facciamo portavoce delle istanze di tutte le componenti dell’avvocatura che reclamano nuove elezioni per i distretti interessati dalla vicenda, viatico per un CNF democraticamente rinnovato, capace di rappresentare al meglio e compiutamente la categoria”.