Il Sole 24 Ore – Carmine Fotina
Sono trascorsi nove anni dall’istituzione dell’obbligo di una legge annuale per la concorrenza. Ed è passato un anno dal via libera parlamentare e dall’entrata in vigore – il 29 agosto 2017 – del primo e unico provvedimento. Risultato? Meno di un quarto tra decreti attuativi, regolamenti e atti delle Autorità è stato adottato e il potenziale di crescita della spolverata di liberalizzazioni, che il precedente governo stimava in uno 0,2% di Pil dopo cinque anni, si può considerare quasi del tutto “congelato”.
Dei 28 provvedimenti previsti dalla legge 124/2017, approvata definitivamente in Senato il 2 agosto 2017, ne sono stati adottati solo cinque. L’ultimo report sull’attuazione dei provvedimenti, pubblicato dal governo Conte nelle scorse settimane, limita però adesso in 13 i provvedimenti ancora da portare al traguardo, in quanto una quindicina sarebbero stati nel frattempo abrogati o assorbiti da normativa successiva. Le grandi attese macroeconomiche su questo Ddl, un anno dopo, sembrano comunque già da rivedere. Nel Def 2017, l’esecutivo stimava che il provvedimento – sommato alla successiva legge, mai fatta per altro – avrebbe determinato dopo cinque anni un incremento del Pil pari allo 0,2%.
Il recente rinvio della piena liberalizzazione del mercato elettrico – disposta nel decreto “milleproroghe” spostando lo stop al mercato tutelato di un anno al 1° luglio 2020 – è l’esempio più eclatante delle difficoltà applicative (e dei dissensi politici) che hanno tempestato la legge annuale. Ampiamente controverso anche il tema delle assicurazioni. Almeno sette arretramenti rispetto allo spirito della legge – ha sottolineato l’Antitrust – sono intervenuti anche prima del citato “milleproroghe”, alla fine del 2017, all’interno della legge di bilancio e del decreto fiscale. Nell’area professionisti, il riferimento è alla disciplina sull’equo compenso e al rischio di sottrarre alla concorrenza l’attività di controllo svolta dai Consigli notarili sui notai. C’è il fronte Poste, con il nuovo ampliamento del perimetro del servizio universale (riserva per Poste degli invii postali fino a 5 kg) e c’è la proroga di un anno, a fine 2018, per l’attesa riforma del settore noleggio con conducente-taxi-app come Uber. E i casi che riguardano le concessioni: la riduzione dall’80 al 60% delle commesse che devono essere acquisite mediante gare nel settore autostradale, le proroghe per le gare del commercio ambulante e per l’idroelettrico nelle province di Trento e Bolzano e l’uscita degli impianti termali dal perimetro della direttiva Bolkestein.
Per tornare invece allo stato di attuazione, nel passaggio di consegne al ministro Di Maio il precedente governo ricordava che ci sono ancora tre decreti in fase di ottenimento dei pareri delle varie amministrazioni coinvolte o del Consiglio di Stato (su archivio informatico anti-frode, tabelle macro lesioni e regolamento relativo al contratto base Rc auto). Il ministero delle Infrastrutture ha invece messo in consultazione pubblica il decreto sulle caratteristiche tecniche dei dispostivi, come le scatole nere, che daranno diritto a sconti sulle polizze. Manca, tra i provvedimenti più attesi, il Dm relativo al sito web per confrontare le spese di prodotti bancari. Nel settore tlc, non ha ultimato il suo iter il decreto dell’Interno per facilitare la migrazione di clienti tramite Sim anche senza documento cartaceo, utilizzando l’identità digitale.
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0,2%
CRESCITA STIMATA DEL PIL
Il Def 2017 stimava che il provvedimento – sommato alla successiva legge, mai fatta per altro – avrebbe portato dopo 5 anni a un incremento del Pil pari allo 0,2%
ALCUNI CASI EVIDENZIATI DALL’ANTITRUST
poste
Ampliamento servizio universale
Fino a invii postali di 5 kg
Dopo l’intervento della legge concorrenza (abolizione dell’esclusiva a Poste Italiane del servizio di notifica degli atti giudiziari e delle violazioni al codice della strada), la
legge di bilancio ha disposto un nuovo ampliamento del perimetro del servizio universale, riservando a Poste gli
invii postali fino a 5 kg
CONCESSIONI
Proroghe, deroghe ed esenzioni
I settori: autostrade, ambulanti, terme
Nelle concessioni autostradali, è stata disposta la riduzione dall’80 al 60% delle commesse che devono essere acquisite mediante gara. Proroga fino a tutto il 2020 per il rinnovo delle concessioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. Decisa anche l’uscita degli impianti termali dal perimetro della direttiva Bolkestein.
TRASPORTI
Mancata riforma per taxi e Ncc
Le incertezze per i nuovi servizi come Uber
La legge di bilancio ha prorogato di un anno, fino al 31 dicembrel 2018, il riordino della disciplina dei servizi pubblici non di linea Ncc e taxi. Secondo l’Antitrust in questo modo si crea un clima di incertezza normativa dannoso per le dinamiche di mercato
PROFESSIONI
Nuove regole sull’equo compenso
Dopo l’ok alle società tra professionisti
La legge concorrenza ha introdotto la possibilità di esercizio
per alcune attività – dagli avvocati ai farmacisti – in
forma societaria. In controtendenza però, secondo l’Antitrust, l’introduzione nel decreto fiscale e nella legge di bilancio della nuova disciplina sull’equo compenso