“Se il Ministro della Giustizia fosse intervenuto tempestivamente nella gestione dell’emergenza sanitaria all’interno dei palazzi di giustizia, che vivono di un’utenza variegata e quotidiana, oggi non dovremmo discutere anche del corto circuito venutosi a creare nei rapporti tra magistratura e avvocatura, all’indomani della proclamata astensione forense. Gli effetti dell’assenza ingiustificata del Guardasigilli sono sotto gli occhi di tutti e siamo ancora in attesa di un provvedimento che fornisca chiare, precise e omogenee linee di condotta per tutti gli uffici giudiziari del paese”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini.
“Lo abbiamo detto ieri e lo ripetiamo oggi; – continua Pansini – riteniamo che l’astensione dalle udienze non serva e non sia utile in questo momento al paese e agli avvocati perché organizzare il lavoro in massima sicurezza è possibile, doveroso e prioritario, con un intervento tempestivo del Governo e del Guardasigilli nel comparto giustizia per contenere la diffusione del virus. Al tempo stesso, incredulità suscita la posizione dei magistrati che in video conferenza valutano in fatto e in diritto la proclamazione dell’astensione; un comportamento e una valutazione che, come altri in questo momento, si caratterizzano per autoreferenzialità, arroganza e mancanza di rispetto, e che devono essere stigmatizzati dal Ministro Bonafede e dal Consiglio Nazionale Forense. Il diritto all’astensione è sacrosanto e solo la Commissione di Garanzia può valutare la legittimità di quella proclamata dall’Avvocatura; opportuna, quindi, la segnalazione alle autorità competenti e ai COA territoriali di coloro che in questi giorni intendono limitare tale diritto”.
“Siamo tutti nella stessa barca; avvocati e magistrati siano responsabili pur operando nella diversità di ruoli e funzioni e diano il loro contributo perché per il comparto giustizia siano adottati gli opportuni accorgimenti per non compromettere la salute e la sicurezza nei tribunali italiani” – conclude Pansini.