Dl Fare, via libera delle commissioni. Si profila il ricorso alla fiducia

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Via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio, con voto contrario di Lega Sel e M5S, al decreto legge del Fare. Il provvedimento, che è stato approvato al termine di una seduta fiume durata circa 15 ore, è atteso in Aula lunedì mattina. Molte le novità nel pacchetto degli emendamenti al decreto legge presentati in chiusura del passaggio in commissione dai relatori Francesco Paolo Sisto (Pdl) e Francesco Boccia (Pd), come la creazione di un sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (Spid). Novità in arrivo anche per i contratti di appalto, affidati con bandite successive alla data di entrata in vigore del decreto: «in deroga ai vigenti divieti di anticipazione del prezzo, è prevista la corresponsione in favore dell’appaltatore di una anticipazione pari al 10 per cento dell’importo contrattuale».

Non in previsione fino a pochi giorni fa, ora alla Camera si comincia a parlare di ricorso alla fiducia per il decreto legge del fare. Le ultime modifiche al calendario d’Aula, che hanno portato l’avvio della discussione generale prima a venerdì e infine a lunedì prossimo, da lunedì scorso com’era originariamente, comprimono infatti significativamente i tempi. Tantopiù considerando che il decreto conta 86 articoli e nelle Commissioni sono stati presentati oltre duemila emendamenti e che le sole proposte di modifica segnalate dai gruppi sono ammontate a 420.

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