Italia Oggi, di Gabriele Ventura –
Elezioni forensi vicine al traguardo al Senato. La commissione Giustizia ha infatti concluso l’esame del disegno di legge Falanga, che regolamenta le elezioni dei consiglieri degli ordini forensi, e ha convenuto all’unanimità di presentare alla presidenza la proposta di riassegnazione del provvedimento in sede deliberante. In questo modo, il ddl potrà essere approvato in tempi brevi dalla stessa commissione e passare direttamente all’esame della Camera. D’altra parte, l’urgenza, per il via libera del provvedimento, è dovuta, da ultimo, alle sentenze di settimana scorsa della Cassazione, che hanno annullato le operazioni elettorali degli ordini forensi di Latina e Bari, perché conformi al regolamento del ministero della giustizia annullato dal Tar Lazio (si veda ItaliaOggi del 1° febbraio scorso). Inoltre, altri ricorsi analoghi stanno per essere esaminati dalla Suprema Corte. Per questo motivo, la II Commissione ha deciso di accelerare le operazioni sul ddl Falanga, che rappresenta una delle due alternative per regolamentare le elezioni dei Coa. L’altra, è il regolamento che il ministero della giustizia ha inviato al Consiglio nazionale forense nei giorni scorsi per raccogliere il relativo parere. Ricordiamo che gli emendamenti al ddl Falanga hanno previsto l’eliminazione del divieto di essere eletti nei consigli dell’ordine degli avvocati per coloro che, prima della data di entrata in vigore della legge, abbiano già rivestito la carica per un periodo non inferiore a dieci anni. Inoltre, è previsto che in sede di prima applicazione, la durata dei consigli dell’ordine è stabilita comunque alla scadenza del 31 dicembre 2018. Alle elezioni successive si applicano le disposizioni di cui all’articolo 28, comma 7, della legge 31 dicembre 2012, n. 247. Per quanto riguarda il numero massimo di voti esprimibili, il ddl prevede all’art. 4 che ciascun elettore possa esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere, ai sensi dell’articolo 28, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 147.