Italia Oggi, di Marzia Paoloucci –
Saranno impegnati sul fronte incalzante dell’informatizzazione giudiziaria, i corsisti inviati dalle Corti d’appello per partecipare alle prossime due giornate di formazione organizzate dal Consiglio superiore della magistratura (Csm) sul processo telematico tra problemi normativi, organizzativi e tecnici. Si tratta in particolare dei magistrati referenti distrettuali (Rid) ammessi di diritto e di riferimento per l’innovazione e l’informatica (Magrif) che si riuniranno a Roma nella sala conferenze del Csm il 24 e 25 maggio per il penale e il 29 e 30 maggio per il civile. INFORMATIZZAZIONE «Fare il punto sull’informatizzazione degli uffi ci e permettere a tutti i Rid e Magrif, molti dei quali di nuova nomina, di acquisire un baglio di conoscenze suffi ciente per lo svolgimento delle loro attività». E il fine sottolineato dalle due pratiche di descrizione del programma dei corsi di cui si dà comunicazione on line sul sito del Consiglio, previsti dalla settima commissione che si occupa di organizzazione giudiziaria. Nella documentazione consultabile sul sito http://www.csm.it/web/csminternet/attualita/news, il Consiglio racconta cosa sta facendo al suo interno sul fronte informatizzazione e quali sono «le tappe fondamentali di questo percorso» di rinnovamento. Un percorso iniziato già da qualche anno tra tavoli tecnici come quello istituito con il ministero della giustizia nel 2011, delibere – maggio e ottobre 2015 in materia di pct e ppt – e circolari, l’ultima del 26 ottobre 2016 dedicata proprio a Rid e Magrif. Per quanto lo riguarda direttamente, il Consiglio è invece impegnato nella «reingegnerizzazione del proprio sistema informativo che non si limita a una mera revisione del sistema attualmente in uso». Tappa di arrivo è infatti l’«omogenerizzazione del sistema di rilevazione e di analisi dei dati dei fl ussi e delle pendenze su tutto il territorio nazionale automatizzando i fl ussi informativi dagli uffi ci e consigli giudiziari verso il Csm». LA SELEZIONE Mentre i Rid partecipano di diritto, i nomi dei 52 magistrati di riferimento del penale che parteciperanno al corso, 26 requirenti e 26 giudicanti, due per distretto, sono stati scelti rispettivamente dal presidente della Corte d’appello e dal procuratore generale e comunicati per email alla segreteria della settima commissione del Consiglio entro il 28 aprile scorso. L’iscrizione si completa però per tutti entro il 10 maggio nell’area personale del sito www.cosmag.it dov’è possibile prenotarsi. Stessa procedura di ammissione per il civile, cambiano invece il totale dei magistrati di riferimento ammessi che in questo caso arriva fi no a 62 e le scadenze per uffi ci e magistrati. Nel primo caso i presidenti di Corte d’appello hanno dovuto comunicare per email alla settima commissione i nomi scelti entro il 4 maggio e tutti dovranno prenotarsi sul sito www.cosmag.it entro il 18 maggio prossimo. Tutti le spese sono a carico del Csm. IL PROGRAMMA Agli incontri parteciperanno anche due formatori decentrati per distretto, uno per il penale e l’altro per il civile ,individuati anche loro dalle Corti d’appello maggiori di Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo e dagli altri 21 distretti di Corte d’appello da Trieste a Catania con organico inferiore alle 450 unità. La sessione penale si aprirà nella giornata del 24 maggio e sarà dedicata alle novità introdotte dalla circolare Rid, agli applicativi del Ppt, dal sistema documentale Tiap a quello di assegnazione Giada e notifi che telematiche, sarà invece dedicata la seconda giornata. Previsti interventi programmati da parte di magistrati formatori, referenti distrettuali per l’informatica e membri della Sto, la Struttura tecnica per l’organizzazione coordinata e diretta dalla settima commissione del Csm. Anche la prima giornata della sessione civile del 29 maggio sarà dedicata all’analisi della circolare Rid mentre ai sistemi informatici in uso dalla consolle del pubblico ministero alle nuove funzionalità del Pct sarà dedicata la seconda giornata del 30 maggio. Una curiosità: tra i relatori, tutti magistrati, forse per la prima volta c’è un outsider: Roberto Arcella. Il legale, componente dello storico studio Arcella fondato a Napoli nel 1946, è stato invitato a parlare come componente della Fiif, Fondazione italiana per l’innovazione forense del Cnf, che rappresenta un esempio di informatizzazione dell’avvocatura nel paese