GIUSTIZIA; ANF: INCOMPRENSIBILI DISATTENZIONI DEL MINISTRO. DIFESA D’UFFICIO, SPECIALIZZAZIONI E TAVOLO PROCESSO CIVILE PATRIMONIO DI TUTTI GLI AVVOCATI E NON SOLO DI POCHI ELETTI.

“Del tutto singolari le scelte del ministro della Giustizia nell’interlocuzione con l’Avvocatura. I due regolamenti, sulla difesa d’ufficio e sulle specializzazioni, che il Ministro Orlando ha appena varato essendo di sua diretta competenza, sono stati ‘suggeriti’ dal Consiglio Nazionale Forense, il che la dice già lunga sulla capacità degli uffici ministeriali di far fronte ai propri obblighi in materia di attuazione della riforma. Se a questo si aggiunge che i ‘suggerimenti’ sono stati messi a punto dal CNF con la esclusiva collaborazione solo di alcune associazioni di avvocati, le cosiddette specialistiche, è facile comprendere come la strada intrapresa potrebbe non rivelarsi vincente”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano, che aggiunge – “Non sono solo gli avvocati iscritti alle Camere Penali ad essere nominati difensori di ufficio, poiché nel nostro sistema non c’è, e non ci potrà mai essere, una riserva di attività. Analogamente, interessati alle specializzazioni non sono, e non potranno mai essere, solo gli avvocati iscritti alle cd. associazioni specialistiche, poiché la specializzazione interessa indistintamente tutti gli avvocati , in particolare i giovani, interessati ad acquisire e a spendere sul mercato competenze che, evidentemente, oggi ancora non hanno”.
“Se a tutto ciò – continua Perifano – si aggiunge il fatto che domani al Ministero sono convocate solo alcune delle legittime rappresentanze dell’Avvocatura per discutere di riforme del processo civile, significa trascurare il metodo del confronto e della condivisione con tutte le componenti”.
“L’ANF, associazione generalista da sempre a fianco degli avvocati in ogni aspetto della loro vita professionale, prende atto delle scelte escludenti inaugurate dal Ministro Orlando e attende di conoscere le proposte che saranno formulate, riservandosi di avanzare, nell’interesse di tutti gli avvocati e non solo di pochi tra essi, tutte le critiche costruttive che si renderanno necessarie per migliorarle” – conclude Perifano.

Roma 19 marzo2014

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