GIUSTIZIA; ANF INCONTRA COMMISSIONE EUROPEA IN CONTESTO SEMESTRE EUROPEO PER ANALISI RIFORME DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA. PANSINI:”PASSI AVANTI, MA I DATI STATISTICI OGGI A DISPOSIZIONE IMPONGONO NUOVI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ANCHE PER I GIUDICI. CONTINUI INTERVENTI LEGISLATIVI NON SEMPRE SONO LA SOLUZIONE, L’EMERGENZA NEL CIVILE È SOLO SULLE CAUSE ULTRA-TRIENNALI. DIGITALIZZAZIONE PRESTO ANCHE NEL PENALE E NELL’AMMINISTRATIVO”.

“Senza voler sminuire lo sforzo e i progressi fatti dall’Italia nel campo dell’amministrazione della Giustizia, grazie anche al Governo e al Ministro Orlando, abbiamo voluto dare il nostro apporto al fine di fare chiarezza sui numeri reali e le prospettive del processo civile. I continui interventi normativi non sono l’unica strada per migliorare il funzionamento della giustizia civile in Italia: occorre puntare su nuovi modelli di organizzazione del lavoro nei tribunali che riguardino anche la magistratura perché l’emergenza riguarda solo le cause che pendono da più di tre anni. I metodi alternativi di risoluzione delle controversie vanno ancora metabolizzati e rappresentano una nuova idea di risposta alla domanda di giustizia e non uno strumento paraprocessuale per smaltire l’arretrato; occorre ripensare la natura e gli importi del contributo unificato; la digitalizzazione dei procedimenti giudiziari non è ancora del tutto compiuta e va ora affermata anche nel penale e nei giudizi dinanzi ai tribunali amministrativi, anche se la riforma della magistratura onoraria, con l’ampliamento delle competenze nel civile e nel penale, sembra vanificare gli ottimi risultati del pct in settori oggi devoluti ai nuovi magistrati onorari. Infine, incomprensibile è la nuova disciplina della legge Pinto che finisce col penalizzare il diritto del cittadino rispetto ai tempi della giustizia; il provvedimento, poi, della Corte Europea per i diritti umani del 25 febbraio scorso e l’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale da parte del TAR Liguria di qualche giorno sembrano confermare tutti i dubbi circa la legittimità delle nuove norme introdotte con la legge di stabilità dello scorso anno”.

Così il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini, che ha avuto oggi a Roma un incontro con il co-coordinatore del monitoraggio delle riforme della giustizia della Commissione Europea Aristotelis Gavriliadis. Ogni anno, l’Unione Europea conduce infatti un’analisi dettagliata dei programmi di riforme strutturali e presenta, se necessario, delle raccomandazioni per i successivi 12-18 mesi. Gli incontri nel contesto del Semestre Europeo sono per lo più organizzati con i vari rappresentanti del governo e del sistema giudiziario. DG JUST ha voluto incontrare l’Associazione Nazionale Forense per poter discutere il punto di vista degli avvocati sulle recenti riforme della giustizia e per un confronto a tutto campo sugli aspetti più importanti.

“Riteniamo sicuramente apprezzabile – continua Pansini –  che dalle istituzioni europee ci sia attenzione alle valutazioni dell’avvocatura sul sistema-giustizia italiano: si riconosce il ruolo centrale degli avvocati nella giurisdizione e nel processo”.

“L’auspicio è che il funzionamento del sistema giudiziario italiano migliori nella funzionalità, e contestualmente migliori, senza ricorrere a slogan ingannevoli, la sua esatta reale percezione da parte dei cittadini, delle imprese e dell’intera comunità europea, che devono poter contare su un sistema italiano efficiente, comprensibile ed equo” – conclude Pansini.

 

LA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA DA ANF 2016-10-24-documento-anf-commissione-europea-riforme-giustizia-in-italia-1

Roma 24 ottobre 2016

 

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