“Siamo forse alla vigilia di una attesa decisione del Governo, all’approssimarsi del 31 dicembre e in considerazione della situazione pandemica a livello nazionale e internazionale: una nuova proroga dello stato di emergenza.
Ne comprendiamo ovviamente le ragioni, ma auspichiamo in questa occasione che vi siano per quanto riguarda il comparto della giustizia, un piano più organico che faccia tesoro della recente e attuale esperienza evitando gli interventi improntati alle logiche emergenziali come all’inizio della pandemia.
Si implementino tutte le misure utili a far funzionare i tribunali italiani per renderli più efficiente e moderni.
Si consideri che vi sono allo stato attuale sette processi telematici, ognuno con regole e sistemi diversi, dunque una babele che chiediamo di superare, realizzando una piattaforma unica.
Il Ministro Cartabia apra un tavolo di confronto con le parti interessate, per gestire con ordine questa fase e pianificare il prossimo futuro”.
Lo dichiara il Segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco.
“E’ stato avviato un processo di smart justice da cui non si può tornare indietro.
Ma occorre accelerare ancora: con l’emergenza ci si è resi conto degli effetti dei mancati investimenti in vari settori pubblici, primo fra tutti certamente nel settore sanitario, ma anche nel settore giustizia. Il ritardo nella modernizzazione, il ritardo nella digitalizzazione del servizio, in taluni settori è più elevato che in altri, in quello penale più di quello civile. In taluni uffici più di altri, la Cassazione nel settore penale è rimasta incredibilmente indietro. Non possiamo più perdere tempo prezioso” – conclude Di Marco.