GIUSTIZIA; PANSINI AL CONGRESSO NAZIONALE DI A.N.F.: SI ALLA DIFESA DELLA GIURISDIZIONE, NO ALLA COMUNICAZIONE DISTORTA SUI NUMERI DELLA GIUSTIZIA. AVVOCATURA DEVE GUARDARE CON INTERESSE A PROVVEDIMENTI SULLA LIBERA CONCORRENZA, SUL LAVORO AUTONOMO E SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Entrano nel vivo i lavori dell’VIII Congresso elettivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Forense (A.N.F.), in svolgimento a Palermo fino al 27 maggio all’interno del Teatro Santa Cecilia.
“È il momento dell’orgoglio e del senso di appartenenza – ha detto il Segretario Generale Luigi Pansini nel corso del suo intervento – necessari per difendere e ribadire ai più giovani e ai meno giovani l’idea della necessità e dell’importanza di essere associazione e il valore che rappresenta l’essere un pensiero collettivo che, nel panorama politico forense, vuole costruire, preservare e migliorare la professione e intende farlo con visione, metodo e pazienza”.
“Degli anni della legislatura appena conclusa – ha continuato Pansini – ricorderemo sicuramente il ricorso continuo alla comunicazione distorta e falsata di dati e statistiche circa il numero di cause pendenti in Italia per consentire al legislatore di intervenire ripetutamente e massicciamente sul processo civile e penale. L’Avvocatura non può e non deve servirsi di informazioni distorte; noi non possiamo comportarci come quel legislatore al quale abbiamo sempre rimproverato l’uso di slogan numerici dal facile appeal per allontanare i più giovani dalla professione o per rendere più difficile la professione a chi già la esercita da anni. Giusta, quindi, l’impugnazione proposta dinanzi al TAR avverso il regolamento ministeriale che introduce l’idea del numero chiuso per i corsi di formazione obbligatori ai fini della pratica forense”.
“Guardiamo piuttosto – ha aggiunto  il Segretario Generale – con interesse ai provvedimenti di legge sulla concorrenza e sul lavoro autonomo e alle novità rivolte all’apertura di nuove frontiere, anche lontane dal processo: aggregazioni, privacy, legge 231, big data, innovazione tecnologica, dematerializzazione, sono argomenti oggi d’attualità e alla portata anche dell’avvocatura diversa da quella dei grandi studi legali. Al tempo stesso difendiamo la giurisdizione e il ruolo dell’avvocato nella dialettica giurisdizionale senza ricorrere strumentalmente ai numeri e statistiche sullo stato della giustizia in Italia che non rendono al cittadino e al paese un’informazione puntuale e reale sulle loro aspettative di giustizia.
Fra gli argomenti del Congresso, particolare attenzione alle trasformazioni della società, la comprensione di come i cambiamenti abbiano un impatto sulla giurisdizione, la giustizia e la professione e l’individuazione dei possibili strumenti per coniugare le regole del diritto con quelle dell’economia, della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica.
La giornata odierna di venerdì 25 vede al mattino la tavola rotonda “La rivisitazione del concetto di giurisdizione e la creazione di nuovi principi fondamentali nel processo civile e nel processo penale”, con esponenti del Consiglio Nazionale Forense, di Magistratura Democratica e dell’Accademia. Mentre nel pomeriggio tema sarà “Le aggregazioni professionali e le società di capitali tra avvocati: criticità e prospettive. L’Avvocato in regime di mono-committenza: dipendente di avvocato o di società”.
Sabato 26 vedrà la prima parte della giornata dedicata alla tavola rotonda “La professione legal tech: le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale in ambito forense”, mentre il pomeriggio verranno discusse alcune modifiche statutarie. La domenica mattina si terrà la votazione dei documenti politici, organizzativi e statutari e l’elezione dei Consiglieri Nazionali e del Collegio dei Probiviri.
Palermo 25 maggio 2018

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