Il C.N. dell’A.N.F. propone una campagna informativa per rendere chiari diritti&doveri con l’iscrizione alla Cassa

cassa_forenseRIUNITO IL CONSIGLIO NAZIONALE DELL’A.N.F. DOPO LE ULTIME ELEZIONI DEI DELEGATI ALLA CASSA FORENSE.
PROPOSTA UNA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE PER RENDERE CHIARI “DIRITTI E DOVERI” CON L’ISCRIZIONE ALLA CASSA.
MANTENERE SALDI I CONTI, SENZA DIMENTICARE LA SOLIDARIETA’, GUARDANDO AL WELFARE ATTIVO: SOSTEGNI A FORMAZIONE, INNOVAZIONE PROFESSIONALE E FAMIGLIA
Il Consiglio Nazionale dell’A.N.F. si è riunito a Roma il 5 e 6 ottobre all’indomani del rinnovo del Comitato dei Delegati della Cassa Forense, che alla luce della delicata congiuntura economica e sociale segna per l’ente previdenziale l’inizio di un periodo denso di sfide impegnative.
Il Consiglio Nazionale dell’A.N.F ha espresso a tutte le sedi ed a tutti gli iscritti il proprio apprezzamento per l’impegno profuso nella competizione elettorale e per i risultati ottenuti, e ha augurato buon lavoro in vista dell’impegnativo compito cui sono stati designati dalla intera collettività forense.
Il Consiglio ha formulato l’auspicio che venga valorizzato pienamente il ruolo della Cassa quale investimento fondamentale per l’intera classe forense, al fine di consentire la costruzione di un percorso professionale di lungo periodo.
Per il Consiglio dell’ANF occorre una capillare campagna di informazione, alla quale l’Associazione intende dare il proprio fattivo ed efficace contributo, per rendere più chiari e trasparenti a tutti gli iscritti : 1) quali sono i costi che necessariamente vanno sopportati per assicurarsi una adeguata copertura previdenziale; 2) quali sono i vantaggi e i benefici che da quei costi derivano e deriveranno; e infine 3) quali sono i criteri che vengono adoperati nella gestione patrimonio, nonché i risultati che vengono raggiunti , per ottenere la massima consapevolezza e la massima partecipazione della categoria.
L’iscrizione obbligatoria alla Cassa Forense per tutti gli iscritti negli Albi, introdotta in un momento di grave crisi economica, deve rappresentare per chi è già iscritto un’ occasione per consolidare la propria posizione ed i programmi già in corso e per i nuovi in arrivo deve essere un’occasione per avviare un progetto professionale effettivo e concreto, in mancanza del quale occorrerà ripensare le proprie priorità.
Tutto questo deve poggiare su basi solidissime, ovvero una costante e rigorosa quadratura dei conti ed il mantenimento della garanzia dell’equilibrio di lungo periodo tra entrate ed uscite, che va necessariamente rivisto in tempi rapidi, considerata la dolorosa, ma probabile riduzione numerica della base attiva della platea dei contribuenti, conseguenza inevitabile da una parte dell’approvazione dei Regolamenti previsti dall’art.21, l.247/2012 e dall’altra del rilevante calo dei redditi verificatosi in questi ultimi anni (20% in meno negli ultimi cinque anni).
Linee guida dovranno essere la garanzia di prestazioni decorose e dignitose, la tutela dell’autonomia economica ed istituzionale della Cassa e la razionalizzazione dei costi dell’apparato e l’innalzamento dei livelli di redditività del patrimonio e degli investimenti.
Come perseguire questi obiettivi?
Il Consiglio nazionale dell’ANF ritiene che si renda necessario la revisione del sistema elettorale, al fine di consentire all’iscritto di scegliere con criteri più precisi i propri rappresentanti.
Dato il difficile momento sociale ed economico occorre riesaminare il sistema delle sanzioni e delle morosità, al fine di consentire all’iscritto, nei limiti del possibile, senza aggravi eccessivi, il recupero virtuoso di quanto non è stato versato.
Occorre attenzione verso la platea di tutti i nuovi iscritti, senza alcuna distinzione, ai quali è opportuno riservare agevolazioni che siano, però, sostenibili per il sistema e che consentano l’assorbimento del maggior numero possibile di avvocati attualmente iscritti all’Albo ma non a Cassa Forense. Eventuali sistemi di recupero del pregresso sono auspicabili, ma a costi e con modalità che garantiscano agli interessati una prestazione previdenziale effettiva, concreta e dignitosa.
Per questo il sistema non va privato del tutto delle sue caratteristiche di solidarietà, poiché la grave crisi economica, e della professione forense in particolare, impongono ai più fortunati di essere al fianco dei meno fortunati. Auspicabile, dunque, una operazione di solidarietà, anche se limitata e ponderata.
Per fronteggiare una situazione economica e sociale molto è cambiata rispetto agli anni passati si rende necessario promuovere il cosiddetto welfare attivo, tramite contributi effettivi alle start up ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative dello studio, oltrechè al recupero dei compensi nei confronti della PA.
Senza tralasciare il sostegno alla formazione e alla famiglia.
Per ottimizzare i costi occorre anche promuovere la stipula da parte di Cassa Forense di polizze assicurative in convenzione con riferimento ai nuovi obblighi assicurativi, facendo valere la forza contrattuale della categoria.

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