Il Direttivo nazionale di ANF – Associazione Nazionale Forense, riunitosi a Roma in data 25 e 26 novembre 2016,
V I S T I
la sentenza n. 8332 del 20.5/13.6.2015 con cui il TAR Lazio, a seguito di rituale ricorso proposto da ANF Associazione Nazionale Forense, ha annullato, in parte qua, il regolamento del Ministero della Giustizia n. 170 del 10 novembre 2014, pubblicato in GU n. 273 del 24.11.2014 e recante le modalità di elezione dei componenti dei consigli degli ordini circondariali forensi;
- il passaggio in giudicato della sentenza n. 8332/15;
- la formale richiesta di ANF al Ministero della Giustizia di dare esecuzione alla sentenza con l’adozione di un nuovo regolamento;
- la sentenza n. 8333 del 20.5/13.6.2015, successivamente confermata dal Consiglio di Stato con sentenza n. 3414/16, con cui il TAR Lazio ha annullato, in parte qua, il sopra citato regolamento anche con riferimento alla tutela della parità di genere;
- il ricorso n. 7145/16 RG proposto da ANF Associazione Nazionale Forense dinanzi al TAR Lazio per ottenere l’esecuzione della predetta sentenza del TAR Lazio n. 8332/15;
- l’ordinanza istruttoria del 5/27 ottobre 2016 con cui il TAR Lazio, nell’ambito del giudizio di ottemperanza n. 7145/16 RG, ha invitato il Ministero della Giustizia a rendere documentati chiarimenti in ordine alle domande proposte da ANF Associazione Nazionale Forense, fissando per il 21 dicembre p.v. una nuova udienza in camera di consiglio;
- il disegno di legge AS 2473 d’iniziativa dei senatori Falanga, Buccarella, Caliendo, Di Maggio, Lumia, Giovanardi, Mussini e Stefani, recante “disposizioni sulla elezione dei componenti dei consigli degli ordini circondariali”,
- gli atti relativi alla discussione di detto disegno di legge dinanzi alla Commissione Giustizia del Senato;
- il nuovo testo adottato dalla Commissione Giustizia del Senato nel corso della seduta del 10 novembre 2016;
C O N S I D E R A T O
- che, a distanza di due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento ministeriale, le sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato hanno confermato le perplessità manifestate da ANF Associazione Nazionale Forense nel corso dell’iter di emanazione del regolamento ministeriale n. 170/14;
- che all’indomani delle sentenze dei giudici amministrativi l’ANF Associazione Nazionale Forense ha anche condiviso l’idea, prima prospettata dal Ministro della Giustizia e poi approdata in Parlamento, di un intervento normativo che rispondesse a principi che assicurassero l’espressione di un voto che riguarda direttamente le persone, la possibilità di esprimere più preferenze per candidati in competizione tra loro, un numero di preferenze inferiore al numero complessivo degli eligendi e la tutela della parità di genere;
- che il nuovo testo del disegno di legge AS 2473, come adottato nel corso della seduta della Commissione Giustizia del Senato del 10.11.2016, non solo propone le soluzioni prospettate dall’Associazione Nazionale Forense sia nel corso dell’iter di formazione del regolamento ministeriale (successivamente impugnato in parte qua) che nei successivi procedimenti dinanzi al giudice amministrativo, e dal Ministro della Giustizia all’indomani delle pronunce del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, ma sembra affrontare, risolvendole, anche tutte le questioni legate, da un lato, alla disciplina transitoria della nuova regolamentazione e, dall’altro, ai motivi di ricorso avverso i risultati elettorali di svariati ordini circondariali dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, quali, ad esempio, il numero massimo di mandati da componente del consiglio dell’ordine circondariale;
- che si protrae da quasi tre anni l’incresciosa ed imbarazzante situazione di prorogatio in cui versano i numerosi ordini circondariali che non hanno proceduto al rinnovo dei loro componenti (ad esempio, quelli di Roma e Napoli), con conseguenti gravi limitazioni della loro funzionalità;
- che la rapida approvazione di un nuovo testo di legge, nella formulazione in discussione in Commissione Giustizia del Senato, non solo metterà la parola “fine” ad una querelle che poteva essere evitata sin dalla emanazione del regolamento ministeriale impugnato, dando ulteriore specificazione alle norme già esistenti, chiarendone inequivocabilmente il senso già riconosciuto dal Giudice Amministrativo, ma assicurerà l’immediato svolgimento delle operazioni elettorali laddove non è stato possibile o sono stati proposti ricorsi definiti e, soprattutto, restituirà all’Avvocatura italiana un assetto istituzionale circondariale rispondente ai princìpi di legalità, democrazia, rispetto delle minoranze e tutela della parità di genere;
- che la rapida approvazione di un nuovo testo di legge eviterà l’altrettanto incresciosa ed imbarazzante coltivazione della richiesta di nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al Ministero della Giustizia per l’adozione di una nuova disciplina elettorale forense nel rispetto di quanto già previsto dalla legge e deciso dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato in materia;
- tutto ciò premesso, il direttivo nazionale di ANF – Associazione Nazionale Forense, ravvisando nel disegno di legge in parola la sussistenza degli elementi sostenuti da sempre dall’Associazione,
I N V I T A
gli onorevoli deputati e senatori del parlamento italiano a procedere alla rapida approvazione del disegno di legge AS 2473 nel testo adottato dalla Commissione Giustizia del Senato (nel corso della seduta del 10.11.2016).
Roma, 26 novembre 2016.
Il Direttivo Nazionale ANF