Notai, addio al registro successioni

Italia Oggi –

Dietrofront sulla semplificazione delle procedure ereditarie. E i notai dicono addio al registro delle successioni. Ieri, infatti, nel corso delle votazioni alle proposte di modifica al ddl concorrenza che si sono svolte in commissione industria al senato, ha ottenuto il via libera l’emendamento volto a sopprimere l’art. 43 del ddl che prevedeva la nascita del registro delle successioni tenuto dal Consiglio nazionale del notariato poi vigilato dal Ministero della giustizia. Il registro avrebbe dovuto contenere le copie autentiche degli atti con relativi estremi e i certificati successori europei emessi in Italia, mentre l’inserzione della documentazione sarebbe stata affidata al notaio. Inoltre, l’art. 43 prevedeva che con uno o più decreti del ministero della giustizia, dopo aver sentito il Consiglio nazionale del notariato e il Garante per la protezione dei dati personali e l’Agenzia per l’Italia digitale, sarebbero state determinate le modalità e le regole tecniche per la tenuta del registro, per la ricerca degli atti, delle dichiarazioni, degli estratti e delle certificazioni, oltre alle modalità per l’accesso al registro da parte delle pubbliche amministrazioni e dell’autorità giudiziaria. A seguito della modifica, dunque, l’elenco rimarrà nelle mani di ciascun tribunale presso cui è stata aperta la successione. Novità in arrivo, poi, per i titolari di farmacie. Con un emendamento a firma di Luigi D’ambrosio Lettieri (CoR), chi vorrà prestare servizio in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori lo potrà fare purché ne dia preventiva comunicazione non solo all’autorità sanitaria competente ma anche all’Ordine provinciale dei farmacisti. Naturalmente dovrà essere informata la clientela mediante affissione di cartelli appesi all’esterno dell’esercizio. Sempre per quanto riguarda il mondo delle professioni, in base a quanto risulta a ItaliaOggi, pare che non ci sia ancora una soluzione condivisa tra il Ministero dello sviluppo economico e Commissione industria circa gli emendamenti sulle società tra professionisti, tra cui quelle odontoiatriche. La Commissione, infatti, vorrebbe procede all’approvazione della disposizione sulla falsa riga di quanto fatto con le società tra avvocati ma il Mise non vorrebbe porre dei limiti all’entrata dei capitali nei consigli di amministrazione. Una soluzione sul punto, però, potrebbe arrivare già nella giornata di oggi con la presentazione dei nuovi emendamenti da parte dei relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap).

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