Taglio dei tribunali, Cancellieri: impossibile fermare la riforma

cancellieri5_300_d0«Avverto il dovere istituzionale di rappresentarvi l’oggettiva impossibilità di fermare, oggi, la riforma». Così il ministro della giustizia, Anna Maria Cancellieri, intervenuto nell’aula del Senato parlando della riforma della geografia giudiziaria. «La macchina amministrativa è ormai da tempo avviata – ha detto il guardasigilli – la quasi totalità dei traslochi è già stata eseguita; si sono adeguati i sistemi informatici, trasferiti buona parte dei lavoratori interessati, affrontando le spese necessarie. Sono state varate le nuove piante organiche ed il Consiglio Superiore non ha più coperto i vuoti di organico presso gli uffici soppressi».


Magistrati già trasferiti

«È doveroso che si sappia – ha sottolineato il ministro Cancellieri parlando degli uffici da sopprimere – che tali uffici sono ormai privi di molti magistrati trasferiti ad altra sede, che le nuove udienze sono già pronte per la trattazione nelle sedi accorpanti e che un rinvio, anche di breve durata, produrrebbe con assoluta certezza il caos. Tutto questo, a danno dei cittadini, nell’interesse dei quali la riforma é stata varata».

Allo studio due mini correttivi
Il guardasigilli ha aggiunto che nel prossimo futuro verranno valutati «eventuali interventi correttivi entro i termini previsti dalla delega». «Per questo – ha proseguito il ministro – abbiamo già predisposto, nelle sue linee essenziali, un primo intervento correttivo, con alcune norme organizzative e processuali che renderanno ancor più fluida la fase di avvio della riforma, mentre adotteremo subito dopo anche un secondo decreto correttivo, per apportare alcune modifiche dell’assetto territoriale dei nuovi tribunali, così recependo alcune delle segnalazioni provenienti sia da quest’aula che dai territori».

Sotto i 100mila abitanti, taglio promosso dalla Consulta
“La Corte costituzionale – ha ricordato poi il ministro – rigettando tutti i ricorsi proposti – ad eccezione di quello riguardante il tribunale di Urbino – confermava pienamente la validità dei criteri di selezione degli uffici soppressi sottolineandone sia la ragionevolezza sia la piena conformità alla delega conferita al Governo. Basti qui richiamare la riconosciuta ragionevolezza del criterio tramite il quale sono stati soppressi tutti i tribunali con un bacino di utenza inferiore a 100.000 abitanti”.

Varati 45 decreti ministeriali
Per superare le numerose difficoltà attuative, spiega Cancellieri, si è fatto ricorso allo strumento previsto dall’articolo 8 del decreto legislativo n. 155. “Abbiamo ritenuto di utilizzare questo strumento affidandolo, anzitutto, all’iniziativa dei presidenti delle strutture accorpanti. In tal modo, negli ultimi mesi, ho adottato ben 45 decreti ministeriali che, in vario modo e con tempistiche differenti, predispongono le migliori condizioni operative possibili per le situazioni di maggiore criticità riscontrate sul territorio e segnalate direttamente dai capi degli uffici”.

Verifica ancora in corso
Infine il Guardasigilli informa che ha sentito “doveroso assumere in prima persona la responsabilità di attivare un’istruttoria finalizzata a valutare, sulla base di criteri rigorosamente oggettivi (bacino di utenza o carichi di lavoro), l’utilizzo degli edifici di alcuni tribunali soppressi, principalmente per lo smaltimento degli affari civili pendenti, per un limitato periodo di tempo. Al termine dell’acquisizione dei prescritti pareri, è mia intenzione adottare un provvedimento ex articolo 8 per queste particolari situazioni”.

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