Un ingorgo fiscale in Cassazione

ItaliaOggi – 

Al 31 dicembre del 2017 ai giudici rimanevano da smaltire quasi 52 mila fascicoli tributari, con un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente. Si tratta della metà di tutte le cause civili giacenti. Questo quanto emerge dalla relazione annuale sul contenzioso tributario diffusa dal Dipartimento delle finanze. Si riduce drasticamente il valore della materia del contendere, sceso a 5 miliardi di euro a fronte dei quasi 9 miliardi dell’anno precedente. a pag. 39 Cassazione sempre più oberata dal fi sco. Nonostante le liti tributarie continuino a calare nei gradi di merito (nel solo 2017 i nuovi contenziosi sono stati il 9% in meno rispetto al 2016 e il 18% in meno sul 2015), non si arresta il fi ume di ricorsi davanti ai giudici di legittimità. Lo scorso anno ne sono arrivati 11.241, una quantità sostanzialmente analoga agli 11.391 del 2016 e agli 11.417 del 2015. Si riduce drasticamente il valore della materia del contendere, sceso a 5 miliardi di euro a fronte dei quasi 9 miliardi dell’anno precedente. Ma in valore assoluto la mole di controversie rimane insostenibile per gli ermellini, che pure registrano una produttività crescente, con 8.996 decisioni (+7%). È quanto emerge dalla Relazione annuale sul contenzioso tributario diffusa dal Dipartimento delle fi nanze (si veda ItaliaOggi del 16 giugno scorso). Gli oltre 11 mila ricorsi dello scorso anno vedono coinvolta l’Agenzia delle entrate nell’81% dei casi, per un controvalore economico di oltre 4,6 miliardi di euro (91% del totale). Il numero maggiore di impugnazioni arriva dal Lazio, dalla Campania, dalla Puglia, dalla Lombardia e dalla Sicilia, regioni che insieme rappresentano i due terzi dei ricorsi iscritti. In termini economici, però, la sola Lombardia costituisce il 25% dell’intera torta, con quasi 1,3 miliardi di euro. Analizzando gli esiti, le statistiche della Direzione giustizia tributaria evidenziano come il 53% dei ricorsi è stato accolto, mentre il 34% è stato rigettato. Inoltre, il 9% dei fascicoli è stato dichiarato inammissibile e il 4% del contenzioso chiuso per estinzione del processo. Tali numeri, che riguardano le controversie nel loro insieme, variano però considerevolmente se si guarda alla parte promotrice dell’impugnazione. Quando a ricorrere per cassazione sono cittadini o imprese il tasso di vittoria è del 38,7% contro Equitalia, del 36,6% contro l’Agenzia delle entrate e 29,4% contro gli enti locali. Laddove a ricorrere sono gli uffi ci, invece, le Entrate vedono accolto il 68,1% dei gravami, gli enti territoriali il 62,9% ed Equitalia il 56,3%. In via generale, quindi, si può affermare che il fi sco vince in cassazione due volte su tre. Per quanto riguarda le giacenze, al 31 dicembre 2017 risultavano pendenti presso la cancelleria di piazza Cavour ben 51.954 fascicoli tributari. Vale a dire la metà di tutte le cause civili in attesa di verdetto, attestatesi a circa 107 mila alla fi ne dello scorso anno. Il 17,7% delle pendenze fi scali proviene dalla Lombardia (9.170 unità), il 14,6% dal Lazio (7.565) ed il 14,1% dalla Campania (7.300). Rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 4,6%, che ha vanifi cato la riduzione degli arretrati in materia civile conseguita dalle altre sezioni (si veda ItaliaOggi del 30 gennaio 2018). Un problema, quello dell’eccessiva mole di ricorsi fi scali, che il primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, ha defi nito «veramente abnorme», soprattutto per una Corte «il cui intervento dovrebbe essere caratterizzato dall’importanza delle questioni trattate e dal rigore nomofi lattico delle sue pronunce e non dall’esigenza di esaurire gli imponenti numeri del contenzioso di carattere routinario». Per cercare di ovviare all’emergenza è arrivata in soccorso la norma contenuta nella legge n. 205/2017 che prevede la nomina di 50 magistrati ausiliari, a titolo onorario, presso la sezione tributaria della Suprema corte. Ma a distanza di quasi sei mesi dall’entrata in vigore della norma il meccanismo deve ancora essere messo a regime: il decreto del ministero della giustizia che regola la procedura di selezione è stato pubblicato in G.U. il 27 aprile 2018 e le domande potevano essere presentate fino al 27 maggio scorso

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