Via libera ai nuovi parametri per l’onorario degli avvocati

giustizia_martelloVia libera ai nuovi parametri forensi. Il nuovo ministro della giustizia, Andrea Orlando, ha infatti emanato ieri, 10 marzo 2014, il regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione di avvocato, in attuazione del nuovo ordinamento forense (legge n. 247/2012).

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Le modifiche, si legge in una nota diffusa da via Arenula, «hanno riguardato essenzialmente l’armonizzazione al decreto ministeriale n. 140 del 2012, che riguarda i compensi di tutti gli altri professionisti». «L’emanazione del regolamento», ha dichiarato Orlando, «è il frutto di un costruttivo confronto con il Consiglio nazionale forense che, in particolare, ha visto recepire da parte del ministero la richiesta di una più precisa quantificazione delle spese generali e la valorizzazione di ogni specifica attività dell’avvocato, sia sotto il profilo giudiziale che sotto quello della composizione stragiudiziale delle controversie». «Come ho annunciato nei positivi incontri che si sono tenuti nei giorni scorsi», ha detto ancora il nuovo ministro, «è mia intenzione promuovere un tavolo di lavoro che affronti in modo organico il tema dell’essenziale ruolo dell’avvocatura nel sistema giustizia. Al contempo ribadisco l’intenzione di promuovere un serrato confronto tra tutti i soggetti della giurisdizione per quanto attiene la riforma del processo civile». La cronistoria. Ricordiamo che fino a oggi gli avvocati sono stati l’unica categoria a non aver beneficiato dei correttivi del ministero della giustizia al dm n. 140/2012, apportati più di un anno fa perché i compensi erano ritenuti troppo bassi. In proposito, nel novembre 2012 l’allora ministro della giustizia, Paola Severino, aveva avviato una trattativa con parte dell’avvocatura per valutare l’ipotesi di emanare un decreto correttivo migliorativo. Strada però che il Consiglio nazionale forense ha deciso di non percorrere per dare attuazione alla riforma forense, entrata in vigore nel gennaio 2013, che dà competenza allo stesso Cnf di elaborare una proposta di decreto. Nel maggio 2013, il Cnf ha quindi inviato all’ex ministro Anna Maria Cancellieri la bozza di regolamento, che via Arenula ha corretto e, a novembre 2013, reinviato al Cnf e al Consiglio di stato per i relativi pareri. Il decreto è quindi arrivato sulla scrivania delle commissioni Bilancio e Giustizia di Camera e Senato, per gli ulteriori pareri non vincolanti, nel gennaio scorso. Pareri che poi sono stati emanati a fine febbraio. In proposito, il Consiglio nazionale forense aveva giudicato «condivisibili» le osservazioni del Parlamento, «che vanno nella direzione dei rilievi avanzati dallo stesso Cnf in occasione del proprio parere reso nel novembre scorso». Orlando aveva annunciato giusto settimana scorsa, nel corso dell’incontro che si è tenuto in via Arenula con Cnf e Oua, che avrebbe proceduto celermente all’emanazione dei nuovi parametri forensi, per la cui entrata in vigore non resta quindi che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Lo stesso Cnf considera la firma del decreto «un traguardo importante di un lavoro iniziato a maggio 2013 con la proposta avanzata dal Consiglio al Ministero e proseguito con determinazione per ristabilire quella equità e correttezza che si erano persi con il decreto 140/2012 e con il suo sistematico ed ingiustificato abbattimento dei compensi».
Gabriele Ventura per Italia Oggi

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